17-01-2021
Filofobia

La filofobia, dal greco "φιλος" (amore), e "φοβα" (fobia) è definita come la paura persistente, ingiustificata ed anormale di vivere una relazione affettiva intima e profonda. Talvolta si usa l′espressione  "anoressia sentimentale" intesa come l′impossibilità di provare desiderio e innamorarsi. In realtà la persona per lo più si innamora e desidera farlo, ma vive una situazione di allerta, come di fronte a un pericolo, quando inizia a sentire l′intimità, e questo a volte avviene anche nell′amicizia.  Ne possono scaturire sintomi tipici dell′ansia o reazioni fobiche di evitamento, anche in forma mascherata. Tipico esempio di evitamento è scegliere partner irraggiungibili o impossibili evitando di fatto la relazione. L′amore è associato a perdita di controllo, di autonomia, esperienza di mancanza e vulnerabilità. Di solito si assiste a iperintellettualizzazione dei sentimenti e ad aggressività trattenuta/negata. Ci possono essere nella storia della persona esperienze affettive traumatiche o interazioni  con la figura di attaccamento di tipo insicuro, evitante o ambivalente. A volte le esperienze affettive primarie sono state caratterizzate da dinamiche fusionali che non hanno consentito un adeguato processo di separazione-individuazione e la possibilità di sviluppare l′autonomia, cosicchè  la persona, nel momento in cui sente di "legarsi" a qualcuno, avverte il pericolo di essere risucchiata, si sente soffocata e mette in atto comportamenti di fuga. Vivere mille relazioni fugaci può avere, in questo senso, lo stesso significato psicologico che evitare del tutto la relazione.