Dott.ssa Maria Teresa Rossi

Psicologa Psicoterapeuta

Chi Sono
Quando il viandante canta nell'oscurità, rinnega la propria
apprensione, ma non per questo vede più chiaro′ [S. Freud]


Il mio impegno professionale è caratterizzato dalla libera professione nel mio studio privato, dove effettuo attività di consulenza psicologica individuale e familiare, counseling psicologico e sostegno alla genitorialità, valutazioni psicodiagnostiche, psicoterapia individuale per bambini, adolescenti, adulti. Il mio percorso è arricchito dalla collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell'ASST Rhodense, dove svolgo attività di psicoterapeuta in CPS (Centro Psicosociale) e nell'ambulatorio giovani all'interno di un'équipe multidisciplinare per il trattamento precoce dell'esordio psicotico giovanile.
Lavoro secondo il modello psicoanalitico basato sull'esplorazione dei fattori inconsci che orientano i nostri comportamenti e le nostre emozioni. In quest'ottica il sintomo è una forma di linguaggio a cui la chiave interpretativa può restituire un senso, sia in termini di cause che di finalità, indicando la strada per cogliere le potenzialità di cambiamento.
Da alcuni anni, in alcune situazioni, integro la terapia psicodinamica con l'approccio EMDR, che consente di desensibilizzare e rielaborare quelle esperienze traumatiche, nell'accezione più ampia del concetto di trauma, di cui si è individuata la connessione con i disturbi psicologici attuali del paziente. Ho conseguito la Laurea in Psicologia Clinica presso l'Università degli Studi di Padova. Dopo il tirocinio annuale svolto nei reparti di Psichiatria e Neuropsichiatria infantile dell'Ospedale Maggiore di Novara, ho frequentato il quadriennio di specializzazione postuniversitaria in psicoterapia psicoanalitica del bambino e dell'adolescente, completato da un quinto anno dedicato alla psicoterapia dell'adulto, presso l'Istituto Italiano di Psicoterapia Formazione e Ricerca ′ Fondazione F. Bonaccorsi ′, diretto da M.Teresa Bonaccorsi, membro ordinario della S.P.I e dell'I.P.A. Ho svolto la formazione di I e II livello in psicoterapia EMDR, conseguendo il certificato europeo di abilitazione all'applicazione dell'EMDR.
L'approccio alla persona nella mia pratica clinica, nella decifrazione dei significati delle esperienze psicopatologiche, è arricchito dagli studi filosofici effettuati presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ho conseguito la Laurea in Filosofia.
Sono stata consulente in qualità di psicoterapeuta presso il Poliambulatorio Fondazione ′G. Moscati′- Milano, presso il Consultorio Decanale ′Paolo VÍ di Magenta (MI) e presso il COSPES di Arese (MI), dove, oltre all'attività clinica, ho svolto il ruolo di consulente psico-pedagogico e di orientamento scolastico-professionale. Mi occupo di formazione attraverso attività seminariali rivolte a genitori, insegnanti, educatori su tematiche psicologiche dell'età evolutiva. Promuovo interventi psicoeducativi nelle classi della Scuola Primaria.
Sono membro dell'Associazione ′Pedagogia Globale′ che si occupa della promozione delle Scienze umane in collaborazione con Enti, Istituti, Università italiane e straniere. Sono stata Segretaria Nazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione e Membro del Comitato Scientifico e organizzativo di Convegni Nazionali di Psicologia della Religione.
Servizi
Consulenza e Sostegno Psicologico
Supporto nella gestione di momenti di crisi configurabili a volte come manifestazioni di un disagio momentaneo, magari legato a fasi di passaggio e di trasformazione, a volte invece come espressione di difficoltà più profonde di fronte alle quali il singolo o la coppia genitoriale non riescono a trovare spiegazioni o strategie di risoluzione efficaci.
Nell'età adulta la consulenza psicologica può essere chiesta per un bisogno emerso in particolari circostanze di vita (un lutto, un insuccesso professionale, la rottura di una relazione...) o per esplicite esigenze di comprensione di sé che si sono sviluppate nel tempo e che possono riferirsi a insicurezza nella percezione di sé, mancanza di fiducia, difficoltà nel coinvolgimento affettivo, isolamento sociale, difficoltà di coppia o nel ruolo genitoriale, problematiche esistenziali.
In età evolutiva l'intervento si può limitare ad alcuni incontri con i genitori, con l'obiettivo di comprendere meglio lo stile educativo, chiarire le difficoltà nel rapporto con il figlio, proporre nuovi modi di comunicazione con lui, oppure può essere esteso ad alcuni colloqui con il bambino o con l'adolescente che riconosce di essere in uno stato di difficoltà, pur in un'ottica interpretativa molto diversa da quella dei genitori.
Il soggetto viene aiutato ad esaminare dettagliatamente le situazioni o i comportamenti che si sono rivelati problematici, per trovare il punto da cui sia possibile originare qualche cambiamento.

′Il momento centrale di ogni relazione, anche di quella terapeutica, è contrassegnato dall'ascolto, e dal rispetto delle attese. Le parole indispensabili alla cura si trovano solo se si è educati e abituati all'ascolto, del dicibile e dell'indicibile′ [Eugenio Borgna].
Psicoterapia Psicoanalitica
La psicoterapia psicoanalitica è una modalità di trattamento che si fonda sulla teorizzazione dei processi mentali inconsci elaborata originariamente da Sigmund Freud e sviluppatasi lungo più di un secolo negli scritti di un grande numero di teorici e clinici psicoanalitici. L'assunto di base è la convinzione che tutti gli esseri umani siano in parte motivati da desideri, fantasie e conoscenze implicite che sono al di fuori della consapevolezza (il che è generalmente indicato con il termine ′motivazione inconscia′); notevole rilevanza è data all'impatto delle esperienze infantili precoci sul funzionamento dell'adulto.
Scopo della terapia è quello di esplorare la natura dei conflitti inconsci e di risolvere i sintomi che essi producono, favorendo e ampliando la conoscenza di sé (insight). Particolare attenzione è data all'esplorazione dell'ambivalenza rispetto alla possibilità del cambiamento e all'analisi dei percorsi difensivi attraverso i quali gli individui evitano emozioni, fantasie e pensieri dolorosi o minacciosi. La relazione terapeutica in sé stessa è considerata un potente strumento di cambiamento, in quanto luogo di esperienza di un diverso tipo di rapporto e spazio in cui esplorare i processi di pensiero, gli stili relazionali e i comportamenti autosabotanti ( consci e inconsci) del paziente.
Il risultato della terapia dovrebbe essere un senso di autenticità, la sensazione di vivere secondo la propria reale natura, con maggiore libertà di scelta e padronanza di significati che in precedenza rimanevano al di fuori della consapevolezza. La maggiore comprensione delle proprie relazioni oggettuali interne favorisce il miglioramento delle relazioni interpersonali e promuove la trasformazione della dipendenza infantile in una dipendenza adulta matura. Il miglioramento della funzione riflessiva può essere uno degli obiettivi principali con pazienti in cui lo sviluppo delle capacità mentalizzanti è stato compromesso da esperienze precoci di trauma o trascuratezza.

′Il compito dell'analista non è quello di mostrare la verità al paziente, bensì di stimolare un processo di apprendimento da parte del paziente, grazie al quale quest'ultimo può scoprire la propria verità e farne buon uso′. [Owen Renik]
EMDR
Il metodo EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è stato ideato da Francine Shapiro nel 1987 per il trattamento del disturbo postraumatico da stress e si è poi dimostrato efficace anche per il trattamento di altri disturbi mentali, quali la depressione, l'ansia, le fobie, le dipendenze, il disturbo borderline di personalità, il lutto acuto. L'EMDR è utilizzato anche oltre l'ambito psicopatologico, per chi desidera incrementare i risultati in vari ambiti ( scuola, sport, riabilitazione...), in tutti i casi in cui è necessario lavorare sulle inibizioni interne che si pongono come ostacolo alla crescita personale.
La focalizzazione dell'EMDR è sul ricordo dell'esperienza o delle esperienze traumatiche che hanno contribuito a sviluppare il disturbo presentato dal paziente. Si può trattare di traumi con la ′T′ maiuscola (guerre, crimini,attentati,lutti,terremoti...), che comportano stati di impotenza e schiacciante senso di perdita di controllo, o di traumi con la ′t′ minuscola (un'umiliazione subìta, un'interazione inadeguata con una figura di attaccamento...), che causano problematiche croniche dalle conseguenze più estese e pervasive. La ricerca ha dimostrato che, pur trattandosi di tipologie di traumi molto differenti, le persone tendono a reagire dal punto di vista emotivo manifestando gli stessi sintomi.
L'applicazione del metodo EMDR stimola e riattiva le capacità innate e naturali di elaborazione dell'informazione, così da attenuare la carica emotiva negativa dell'esperienza traumatica e promuovere la risoluzione adattiva.
Nella fase preliminare il terapeuta, attraverso una buona indagine anamnestica, costruisce un piano terapeutico insieme al paziente, fondato sulla comprensione di come il problema attuale sia legato a esperienze del passato non completamente elaborate. Nella terapia EMDR viene prestata particolare attenzione alle prime esperienze relazionali e alle dinamiche dell'attaccamento.
Durante la terapia l'obiettivo è quello di far focalizzare il paziente su tutti gli elementi che caratterizzano il ricordo, che sono di natura percettiva, cognitiva, emotiva e somatica e che corrispondono ai diversi livelli di elaborazione delle informazioni. Quando il ricordo e tutte le sue componenti vengono attivati, si utilizzano i movimenti oculari bilaterali al fine di promuovere il processo di desensibilizzazione (riduzione dell'intensità dell'emozione percepita mentre si sta rievocando l'evento traumatico) e di rielaborazione del ricordo traumatico (adeguata e funzionale elaborazione cognitiva dell'evento).
L'EMDR può essere utilizzato anche per trattare i bambini, per i quali gli effetti, se comparati a quelli riscontrati sugli adulti, risultano più rapidi. Quando si ha a che fare con bambini molto piccoli, il trattamento può essere fatto in presenza dei genitori.

′ L'EMDR è un metodo psicoterapeutico complesso e potente, che integra molti tra i più efficaci elementi provenienti da una vasta gamma di approcci terapeutici, compresa la psicoanalisi freudiana a lungo termine.′ [ Francine Shapiro].
Disturbi d′Ansia
Consulenza e trattamento di disturbi d'ansia quali attacchi di panico con o senza agorafobia, ansia generalizzata, ansia acuta da stress, disturbo postraumatico da stress, fobia sociale, disturbo ossessivo-compulsivo...
L'ansia implica un contenuto cognitivo e un'esperienza emotiva e somatica.
I pattern cognitivi possono includere distrazione, confusione e difficoltà di pensiero. L'angoscia può anche produrre paure specifiche.
Gli stati somatici possono riguardare tensione, tachicardia, sudorazione, difficoltà respiratorie, sensazione di essere disconnessi dal proprio corpo.
I pattern relazionali possono manifestarsi come paura di essere rifiutati, senso di colpa e conflitti relativi alla dipendenza.
Obiettivo della psicoterapia è l'integrazione delle componenti affettive e cognitive e la riduzione della somatizzazione dell'angoscia e degli agiti autodistruttivi basati su di essa.
Disturbi dell′Umore
Consulenza e trattamento dei disturbi caratterizzati da alterazioni o anomalie del tono dell'umore (disturbo depressivo maggiore, disturbo distimico, bipolare, ciclotimico..).
La depressione non è soltanto una forma estrema di tristezza, è un disturbo che influenza sia la mente sia il corpo, incluse le funzioni cognitive e il comportamento, e interferisce con il normale funzionamento lavorativo, scolastico e relazionale.
Gli stati affettivi nella depressione sono caratterizzati da sentimenti di debolezza, inadeguatezza, svuotamento, paura di essere abbandonati, autocritiche severe e punitive, senso di inferiorità, mancanza di valore... I modelli relazionali possono essere caratterizzati da bisogni insaziabili e/o ostilità esigente.
I pattern cognitivi possono includere convinzione della propria colpa, fantasie di perdita di approvazione, scarso rispetto di sé, idee suicidarie, incapacità di concentrarsi, compromissione della memoria.
Gli stati somatici possono includere astenia, anedonia, perdita del desiderio sessuale, eccessiva reattività motoria o rallentamento psicomotorio, insonnia/ipersonnia, cambiamenti dell'appetito, dolori muscolari, cefalea, palpitazioni, svenimenti non spiegati da nessuna patologia fisica nota.
Nell'esperienza maniacale sono presenti sentimenti di intenso piacere o euforia, irritabilità, comportamento impulsivo, disinibizione, fantasie di invincibilità e talento eccezionale, difficoltà a pensare in modo logico e lineare.
Disturbi di Personalità
Trattamento degli aspetti problematici connessi alla presenza di un disturbo di personalità ( dipendente, narcisistico, borderline, schizoide, paranoide...).
I tratti della personalità sono modi costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dell'ambiente e di sé stessi. Quando i tratti di personalità sono rigidi e non adattivi e causano una significativa compromissione del funzionamento sociale o lavorativo, oppure una sofferenza soggettiva, si parla di Disturbo di personalità.
Si presume che nei pazienti con disturbo di personalità siano state compromesse alcune acquisizioni evolutive che riguardano la capacità di vedere sé stessi e gli altri in modo stabile (identità), mantenere relazioni intime, fare esperienza della gamma degli affetti appropriati a una certa età (tolleranza degli affetti), regolare impulsi e affetti con ricorso flessibile a strategie di coping (regolazione degli affetti), funzionare secondo una sensibilità morale coerente e matura, mantenere l'esame di realtà, rispondere in modo positivo agli stress e riprendersi da eventi dolorosi senza difficoltà eccessive( forza dell'Io e resilienza). E'sull'analisi della compromissione di queste capacità che viene valutata la collocazione della personalità di un individuo sulla dimensione della gravità, in un continuum che va da una struttura di personalità relativamente sana a una molto disturbata.
Mission
′Il dubbio di non essere sé stessa
è conforto alla mente che vacilla
in un'estrema angoscia,
finché non trovi un terreno sicuro′ [Emily Dickinson]


Le modalità del progetto terapeutico dipendono dall'intensità del disagio psicologico, dalla sintomatologia, dall'assetto generale della personalità e dagli obiettivi attesi, in un continuum che va dalla risoluzione di un problema specifico, magari reattivo a una situazione contingente, fino alla comprensione del funzionamento psichico profondo, nell'ottica di una trasformazione più strutturale della personalità.
Un'attenta valutazione psicodiagnostica, effettuata attraverso l'osservazione, il colloquio, l'applicazione di scale cliniche, di personalità e di test proiettivi e/o cognitivi, permette di formulare ipotesi sul senso profondo e nascosto dei segnali di disagio, consentendo di definire il percorso terapeutico più opportuno da intraprendere.

L'iter di osservazione seguito per giungere a una diagnosi è il seguente:
1. Uno o due colloqui in cui si raccolgono informazioni sul motivo della consultazione, sui sintomi, sull'ambiente di vita, sugli eventi significativi che hanno caratterizzato la storia personale del paziente, iniziando a cercare correlazioni tra i dati raccolti. Anche nel caso di adulti, un certo rilievo viene dato alla ricostruzione della storia dell'attaccamento e alla qualità delle relazioni primarie.
Nel caso di bambini e adolescenti il primo incontro è con i genitori. con i quali viene ricostruita la storia del figlio, soprattutto nei suoi primi anni di vita, per comprenderne lo sviluppo fisico, emotivo, cognitivo e relazionale. Si tratta anche di farsi un quadro della qualità della comunicazione esistente tra i membri della famiglia e di individuare l'eventuale presenza di atteggiamenti disturbanti nei confronti del figlio .Tutto ciò sarà discusso direttamente con i genitori, nell'ottica di farsi carico anche dei loro bisogni, contenendo le loro ansie e difficoltà.
2. Tre o quattro incontri in cui, tramite il colloquio clinico e l'uso di test psicodiagnostici, si cerca di ′fotografare′ gli aspetti del funzionamento psichico del paziente.
Nel colloquio il paziente viene aiutato a porre connessioni tra i suoi sintomi/comportamenti e le sue difficoltà interne
La situazione testologica, quasi sempre opportuna, diventa parte integrante della consultazione. I test proposti sono diversi secondo l'età e le problematiche del paziente.
3.Uno o due colloqui di restituzione in cui vengono comunicati e discussi i risultati dell'indagine eseguita, indicando possibili risposte/rimedi agli interrogativi posti in fase di consultazione.
Viene illustrato l'assetto globale dell'identità attuale, nelle sue connessioni con la storia di vita del paziente, che può comprendere come il passato interagisca con il presente.
Se si rileva la necessità di proseguire con un intervento psicoterapeutico, gli incontri finali hanno anche l'obiettivo di preparare un'eventuale futura psicoterapia.

Possibili interventi proposti:
  • consigli generali di tipo psicoeducativo
  • counseling per il singolo o per la coppia genitoriale
  • psicoterapia di sostegno individuale o alla genitorialità
  • psicoterapia psicodinamica
  • psicoterapia EMDR


Nel caso in cui si ritenga necessario associare alla psicoterapia una cura di tipo farmacologico, viene attivata la collaborazione con un collega psichiatra o neuropsichiatra infantile.
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